lunedì 9 luglio 2012

LML - Di luoghi, passioni e incontri: l'Associazione Culturale Osservatorio di Monterotondo #1

Ieri sera sono stato ad un concerto di fiati. Beh... sì, credo si chiamino così: c'erano tre trombe ed un trombone. Tre ragazzi ed un'insegnante del Conservatorio "G. Frescobaldi di Ferrara. Il "Ballo del Granduca" mi ha così piacevolmente sorpreso! Da totale profano del genere mi aspettavo qualcosa di difficilmente comprensibile. Ed invece un trasporto ed una godibilità unica! L'ennesima testimonianza che quando la passione che anima le persone è traboccante, beh, non c'è sordo che non riesca a sentire.

L'occasione e questo breve preambolo mi servono da cappello per introdurre delle persone ed un luogo eccezionali che hanno fatto da cornice a questo evento: l'Associazione Culturale Osservatorio di Monterotondo e la sua splendida "casa", la Cappella Calamai di Monterotondo. Delle persone ed un luogo che senz'ombra di dubbio esistono le une in funzione dell'altro: l'Associazione nasce ed esiste da un impulso che trova vigore nella Cappella e la Cappella è sopravvissuta e vive grazie al respiro dell'Associazione.
Incontrai la Cappella di Monterotondo Scafurno direi per caso, un giorno, di passaggio su una strada per la quale è impossibile essere di passaggio. La incontrai come un miraggio, bella e restaurata, proiettata in un contesto tanto eccezionale quanto degradato che è la tenuta Maurogordato, una emergenza storica testimone del bellissimo passato della città di Livorno, trasformata oggi in una mera emergenza punto.

Com'era possibile che nella mia città qualcuno investisse in un luogo completamente sventrato, svilito e ucciso da decenni di volgarità ed incuria? La domanda rimase lì, aperta, perché il caso aveva deciso che non era quello il momento per trovare risposta. Passai altre volte ma la porta era sempre chiusa e la Cappella pareva inanimata. L'ipotesi che l'edificio fosse stato proiettato lì da qualcuno di esterno che sperava di far breccia nell'indifferenza dei passanti prendeva sempre più piede (c'è chi lancia un sassolino e chi lancia una Cappella settecentesca).

Passarono gli anni (e per voi che mi leggete un'altra settimana... il tempo è tiranno...a lunedì prossimo!)

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